Da menomazione ad osservatorio privilegiato di vita ecclesiale.

I indicazione
C certa per
T trovare il senso della vita
U umiltà
S semplicità


Che fatica e che guaio l'ictus e il post ictus.


I medici dicono che mi è andata di lusso, sono stato fortunato, un miracolato... Ma la ripresa è molto lenta. Ogni giorno cerco di scrollarmi da dosso quel senso di fatica cronica e di debolezza che come uno zainetto rimane appiccicato addosso in ogni situazione che vivo.


È iniziato l'oratorio Feriale Estivo 2024, per me edizione n. 44, ma devo stare in panchina, all'ombra, che nervoso e che fastidio non poter e non riuscire a stare in mezzo ai campi sotto il sole e tra i bambini ad arbitrare i giochi a coordinate le attività a far partire cerchi di gioia come ho sempre fatto. Mi tocca stare a guardare e a fare il tifo per i meravigliosi animatori e volontari di ogni età. E allora ogni mattina mentre il post ictus prende posto come uno zainetto fastidioso e ingombrante, mi metto a tracolla una borsetta con dentro quelle caramelle alla frutta che non fanno ingrassare e sprizzano simpatia, e incoraggio gli Animatori a fare bene il loro servizio, un po' con profonda nostalgia, ma un po' anche perché in loro vedo ciò che gli adulti oggi chiamano Comunità Pastorale.


La Comunità Pastorale è la consapevolezza che ciascun Battezzato e Cresimato è soggetto attivo dell'azione pastorale della Chiesa e della sua costruzione. E la Chiesa di Dio cresce dentro relazioni fraterne oltre ogni divisione, campanilismo e confine geografico.


Il post ictus mi ha permesso di aprire meglio gli occhi e di vedere nei nostri Oratori di Pontirolo Nuovo, Canonica Fara Gera d'Adda, Badaladco, gruppi solari felici e forti di adolescenti e di volontari adulti che si prendono cura dei più piccoli animando i giochi organizzando la cucina e gestendo i momenti di preghiera.


Animatori che hanno cura li ho visti anche dentro "l'orto che fa la differenza", adolescenti e volontari tra sementi piantate che germogliano e animali da chiamare per nome e educatori di lungo corso aiutare i bambini ad aprire gli occhi per leggere il libro fantastico della natura. E ho visto animatori e volontari anche tra le tende degli Alpini, in quella simpatica proposta educativa "Campo Scuola Alpino Zona 26 - ad excelsa tendo- che è una 3 giorni in tenda per vivere e assaporare lo stile del cuore dell'alpino, l'alpino è uno che non si tira mai indietro, e se c'è da fare del bene è il primo ad esserci, ma trovandomi bloccato a scartamento ridotto per il post ictus ho capito meglio cosa vuol dire Sinodo, cioè camminare insieme, sinodo cioè "parrocchie" che camminano insieme dentro le scarpe di queste nuovi animatori e volontari che costruiscono una chiesa dalle porte aperte e senza confini i cui campanili servono non per determinare un potere e una divisione territoriale ma per indicare il cielo dove abita quel Dio Padre di tutti. E tutti noi siamo semplicemente e umilmente fratelli.


L'ictus, da menomazione a straordinario osservatorio della vita della Chiesa, ictus è stato per me Indicazione Certa per Trovare il senso della Vita Umiltà e Semplicità.


Questa è la Chiesa in Sinodo. Una Chiesa sparpagliata in tutti questi diversfiicati campi scuola dove si aiutano le nuove generazioni a credcere fratelli e a far scoppiare una Pace duratura. Piccoli semi di bene sono sparsi, e molti volontari se ne prendono cura. Questa è la Comunità Pastorale una collaborazione fatta di una rete di corresponsabilità per il bene di tutti. Questa è la nuova umanità che sconfigge le guerre. Per fare guerra ci vuole un attimo, tanta ignoranza e violenza e disumanità, ma per fare la Pace ci vuole cuore umanità fraternità semplicità e umiltà, ci vuole gente istruita che faccia germogliare questi semi nel calore di un abbraccio senza confini.


E Oratorio Feriale sia, anche seduto in un angolino a distribuire caramelle.


Don Alessandro Giannattasio, Vicario Comunità Pastorale


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