Una bella immagine per definire la famiglia cristiana.

Spesso si è parlato della famiglia come una “piccola chiesa domestica”. San Giovanni Paolo II ne parlava dicendo:

“Non si tratta di una vaga somiglianza, ma di un’attuazione stessa della Chiesa, specifica e reale; di una comunità evangelizzata ed evangelizzante” (Angelus, 4 dicembre 1994).

Questa è un’immagine molto bella per definire la famiglia cristiana.


Mi sembra che si possa pensare anche al contrario, cioè alla Chiesa come una “piccola famiglia”. Molti vedono la Chiesa come un’organizzazione a sé stante, una sorta di azienda a cui rivolgersi quando si ha bisogno di un funerale, un battesimo o una messa. Molti pensano che la Chiesa non siamo noi, ma appartenga a chissà chi.


La difficoltà nel trovare candidati per il nuovo Consiglio pastorale è un indice di questo pensiero, che delega sempre ad altri, come se noi non fossimo parte di questa Chiesa. Quanto sarebbe bello se ciascuno di noi si sentisse parte di una famiglia cristiana credente e si sentisse chiamato, ognuno nella propria vocazione, con la propria esperienza e i doni che Dio gli ha dato, a dare il proprio contributo per rendere più bella e accogliente questa nostra povera Chiesa.


Quanto sarebbe bello se questa famiglia fosse visibile a tutti e ammirata da tutti perché accogliente, inclusiva, affettuosa, cordiale e impegnata nel propagare la bellezza e la gioia del Vangelo! Ma perché ciò avvenga, è necessario che ciascuno non si senta “chiamato fuori” rispetto alla Chiesa, ma protagonista e partecipe di un cambiamento sano e santo. Sono finiti i tempi di una Chiesa grande e potente, ricca e influente nella cultura e nella società. Ora verranno tempi di una Chiesa piccola e debole rispetto alle forze del mondo, povera ed emarginata rispetto alla cultura mondana e materialista dell’impero del consumo e dello scarto. Forse una Chiesa più simile a quella delle origini e quindi più autentica e apostolica, dove uno sceglie di farne parte e non si serve di servizi. Appunto, una Chiesa che sia una famiglia!


Il vostro parroco,
don Andrea Bellò